Fontanando in versi per Roma

“Fontanado in versi per Roma” è l’ultimo libro dell’autrice romana Gabriella Girelli. È uscito in occasione del Natale 2020, Per scrivere un libro come questo ci voleva un autore appropriato. Ci voleva un autore capace di trasmettere il vero significato della percezione di Roma attraverso le sue innumerevoli fontane. Gabriella è una insaziabile innamorata della città eterna, quindi adatta a partorire quest’opera. Lei esprime questo amore attraverso i versi, i sonetti in romanesco, le poesie e i racconti che hanno per oggetto le fontane e gli acquedotti di Roma. Così è nato questo libro speciale, intitolato “Fontanando in versi per Roma”.

Fontanado in versi per Roma, un libro per la città eterna

 

Origini del libro “Fontanando in versi per Roma”

Le origini del libro “Fontanado in versi per Roma” risalgono al 12 marzo 2009. Allora Gabriella, partecipando alla Conferenza Spettacolo presso il Museo di Roma in Trastevere organizzata da Edoardo Vianello, fu colpita dalla presentazione di alcune fra le più spettacolari e affascinanti fontane romane. Quella presentazione aveva lo scopo di esaltare l’importanza e il grande valore artistico di queste opere d’arte. Qui nacque l’ispirazione di Gabriella. Il contato fu fatale, a tal punto da spingerla a documentarsi ulteriormente. Decise, quindi, di fare delle fontane il suo nuovo oggetto di studio.

Gabriella, d’altronde, non è nuova a questa attitudine. Nel 1996, infatti, aveva conosciuto, presso l’Accademia G. Gioachino Belli, il professore, poeta e scrittore, Peppe Renzi. Divenne subito il suo  maestro condividendo la passione per la città eterna e per il dialetto romanesco. Non poteva non accadere, viste le origini di Gabriella, romana e trasteverina fin dalla origini.

All’interno del libro

Il libro tratta una raccolta poetica riferita alla ricchezza idrogeologica della città di Roma. L’autrice, con sapiente destrezza e tramite una scrupolosa ricerca filologica, storica, architettonica e paesaggistica, prende in esame talune fra le più importanti fontane romane, guidando il lettore alla scoperta di questo monumentale patrimonio artistico. Un patrimonio che si traduce in una straordinaria varietà di acquedotti, fontane, fontanelle e cascate, tutte descritte con le loro sfaccettature e con estrema attenzione ai dettagli.

La musicalità poetica del libro si addentra, fino a disperdersi, negli infiniti rivoli, spruzzi e zampilli che diffondono l’eco della voce della natura.

La scelta dei sonetti e dei versi liberi, sono spassosi, ironici e talvolta pervasi di malinconia. Questo genera un tocco di “romanità condito da una lettura scorrevole, grazie a spunti, flash e schizzi tipicamente vernacolari.

Ritratto di presenze artistiche

Il suono delle fontane viene interpretato magistralmente rievocando insigni e celebri compositori della statura di Ottorino Respighi, Ennio Moricone, Stelvio Cipriani, Luca Barbarossa, Amedeo Minghi e tanti altri. Tutti orientati, con le proprie felici e geniali intuizioni, ad esaltare la musicalità e l’arte delle fontane romane. Non mancano dipinti e opere d’arte di ugual riferimento e valore. Per esempio i dipinti di Giuseppe Zingaretti,  piuttosto che le opere di Falda Giovan Battista o quelle di Khasiev Vladimir o di Renato Rascel e tanti altri.

Rivivere momenti d’acqua

Il libro suscita una sorta di coinvolgimento psicologico volto a suggerire al lettore un’esplorazione completa di tutto il materiale disponibile, per introdursi in un’atmosfera romantica e sognante. Tutto si traduce in una testimonianza del fascino di queste opere d’arte che, con la loro magia ispirata dall’acqua, fanno rivivere situazione del passato e realtà appartenenti ad un’epoca, tanto lontana quanto intrigante.

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